Esperienza intensiva di psicoanalisi freudiana

Descrizione

In questo progetto viene proposto un laboratorio di psicoanalisi, in cui si utilizza la seduta lunga, che permette di osservare un fenomeno caratteristico delle libere associazioni (la regola fondamentale dell’approccio psicoanalitico freudiano), definibile come sovradeterminazione.

Ogni associazione tende a scomporsi in dettagli ulteriormente scomponibili in dettagli sempre più elementari, e così via. In questo modo, ricordi, sogni ed eventi della vita attuale compongono il contenuto manifesto delle sedute, che si organizza in libere associazioni che partono dal conscio per procedere nel preconscio ed elaborano frammenti di pensieri, emozioni, fantasie, immagini, percezioni, vissuti e così via.

La seduta lunga favorisce lo sciogliersi di questi elementi verso un nucleo inconscio che trova la strada per esprimersi e quindi per poter essere interpretati e contribuire all’accrescersi della consapevolezza e della coscienza di sé, obiettivi di un corretto percorso psicoanalitico.

Al metodo delle libere associazioni si aggiunge lo studio dei sogni, unica finestra sull’inconscio. Il sogno contribuisce ad una vita di veglia, e a sua volta questa anticipa i sogni della notte, in un flusso senza soluzione di continuità.

In questo complesso lavoro, si devono affrontare le difficoltà legate alle resistenze, all’azione dei meccanismi di difesa, al ritorno del rimosso, e alle dinamiche determinate dal transfert e dal controtransfert, come sempre avviene nel trattamento analitico.

Nella seduta lunga possono essere inseriti degli elementi che possono aiutare la persona a percorrere il suo sentiero di consapevolizzazione, in una sorta di costruzione del mosaico della sua vita psichica.  Tra questi, le fotografie, che il paziente può portare in seduta, i suoi scritti, diari e documenti, che possono stimolare i ricordi e le associazioni, attraverso le tracce mnestiche sollecitate da essi.

Un ulteriore elemento prezioso da affrontare è la ricerca genealogica, fin dove essa è possibile, nel tentativo di ricostruzione della dinamica ripetitiva di ogni nucleo familiare, gli eventuali tentativi di allontanamento da essa, gli elementi di fissazione familiare, i traumi transgenerazionali, i segreti di famiglia.

Il tutto, sempre, nel nome di una conoscenza di sé che consente un reale esercizio della libertà.

informazioni

L’esperienza è gestita dalla dott. Laura Mullich, psicoanalista

dott.ssa Laura Mullich

Nata a Trieste il 4 agosto 1956 e laureata il 27 febbraio 1980 in Filosofia con indirizzo psicologico presso l’Università degli Studi di Trieste, svolge la libera professione come psicoterapeuta psicoanalista dal marzo 1980. Ha svolto la sua formazione in Psicoanalisi con specializzazione in Psicoterapia psicoanalitica delle psicosi e degli stati borderline dal 1983 al 1987 presso il Ce.R.P di Trento, sotto la guida del prof. Paul-Claude Racamier della Société Française de Psychanalyse, con la direzione della dott. Simona Taccani e del prof. Giorgio Maria Ferlini. E’ associata all’Opifer. Si occupa di clinica e di formazione anche in collaborazione con Enti del Terzo Settore. Svolge perizie e consulenze tecniche di parte e opera come consulente familiare e supervisore sia nell’ambito della psicoanalisi sia nell’ambito dei consultori familiari della rete UCIPeM. E’ tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale DEDALO APS nell’ambito della quale gestisce e dirige la scuola triennale di formazione per consulenti familiari e operatori delle relazioni d’aiuto, i seminari psicoanalitici e la scuola di psicoanalisi.

Per ogni altra informazione, iscrizioni e appuntamenti